Con le dovute precauzioni, si capisce. Armati di mascherina e disinfettante, possiamo godere dell’estate abruzzese che sogniamo, tra musica, letteratura, cibo, street art e tanto altro.
L’Abruzzo è un posto bellissimo. D’estate, la nostra regione brilla ancora di più.
Borgo Universo, Aielli (AQ), dal 15 luglio al 2 agosto
Una proposta artistica da fare invidia ai festival di città ben più grandi del piccolo e coloratissimo borgo di Aielli. Street art, pittura, scultura, fotografia, installazioni, astronomia, teatro, danza,… Non manca nulla nella proposta di questo giovanissimo festival, che promette di diventare un appuntamento imperdibile dell’estate abruzzese e che già colleziona sulle sue pareti alcune importantissime firme del mondo della street art. Di Aielli, avevamo già parlato nel nostro itinerario sulle tracce di Ignazio Silone.
“Borgo Universo” è un festival di street art, musica, performance e astronomia che utilizza il linguaggio dell’arte e dell’astronomia per indagare e valorizzare gli scorci, i panorami e la storia del borgo medievale di Aielli (AQ). Sulla scia della scorsa edizione, Borgo universo 2020 ospiterà diversi artisti internazionali per la realizzazione di quattro murales. Dal 15 Luglio al 2 Agosto Millo, Sawe, An Wei, e la collaborazione tra Holaf e C.A. Giardina, daranno vita ad una tre settimane di street art in diversi punti del borgo medievale di Aielli con l’obiettivo di proseguire il processo di rivalutazione e rilancio del paese attraverso l’arte, le stelle e la terra.
Straperetana 2020, Pereto (AQ), dal 18 luglio al 16 agosto
A proposito di atmosfere lunari, della Straperetana avevamo già parlato l’anno scorso in questo articolo della nostra Chiara Di Fonzo. Quest’anno, per la sua quarta edizione, il festival di arte contemporanea di Pereto sceglie come tematica i “produttori di silenzio”.
“Ho già accennato alla produzione di silenzio: in Abruzzo si incontrano continuamente zone silenziose, appena incise dalla presenza dell’uomo. La solitudine: la montagna crea dovunque spazi cantonali, anfratti, valli, cunicoli di solitudine. La presenza di eremi, conventi, tracce di insediamenti […] indica che la solitudine è una scelta; nessuna rete stradale, per quanto fitta, può violare le innumerevoli sacche di solitario silenzio.” (Giorgio Manganelli).
John Fante Festival “Il dio di mio padre”, Torricella Peligna (CH), dal 20 al 23 agosto
Il festival dedicato allo scrittore italo-americano John Fante soffia già sulle sue prime quindici candeline e promette, per l’occasione, grandi novità. Francesca Vinciguerra, l’anno scorso, aveva intervistato per noi la direttrice artistica del Festival Giovanna Di Lello, che quest’anno ci racconta, in un’altra e più personale intervista, la sua storia.
“Sognatori, eravamo una casa piena di sognatori. La nonna sognava la sua casa nel lontano Abruzzo. Mio padre sognava di essere senza più debiti e di fare il muratore a fianco di suo figlio. Mia madre sognava la sua ricompensa celeste con un marito allegro che non scappava via. Mia sorella Clara sognava di fare la suora, e il mio fratellino Frederick non vedeva l’ora di crescere per diventare un cowboy. Se chiudevo gli occhi riuscivo a sentire il ronzio dei sogni per tutta la casa.” John Fante, 1933. Un anno terribile.
Paesaggi sonori 2020, Abruzzo, luglio e agosto
Un festival di musica oppure una passeggiata in montagna? Anche i creatori di Paesaggi sonori avevano l’imbarazzo della scelta, così hanno deciso di creare un festival di musica che oggi trova il suo naturale palcoscenico in teatri naturali d’eccezione. Un appuntamento effimero, un legame unico tra uomo e ambiente, musica da ascoltare in alta quota o sulle rive del mare:
“Un’escursione a piedi, in trekking, fino a raggiungere i “teatri naturali” in cui la musica viene proposta in piena sintonia con l’ambiente circostante. Godere dell’arte di andare a passeggio, dell’arte di soffermarsi, conoscere, chiedere, parlare. Stupirsi della complessità di ciò che ci circonda e al tempo stesso della sua essenzialità. Sedersi sul prato e lasciarsi rapire dalla musica e dal paesaggio, al tramonto o all’alba, tra le vette più alte degli Appennini. Un concerto “innovativo”, dove la natura si intreccia all’arte, dove il contatto col pubblico è informale e la divulgazione della musica si raggiunge attraverso nuove strade. Al termine del concerto si fa ritorno al punto di partenza in trekking. L’esperienza in musica e natura diventa così un modo per lasciare da parte il caos della vita quotidiana e passare dei momenti di condivisione all’insegna della bellezza e della serenità.”
ROCCart 2020, Roccamontepiano CH, 26 Luglio
Non esattamente un festival ma vogliamo comunque segnalarlo: alcuni artisti seguiranno grandi e piccoli in laboratori creativi di scultura, ceramica, tessitura, disegno a matita, pittura e lavorazione di cesti. Attenzione però, bisogna registrarsi entro le ore 12:00 del 21 luglio 2020 dati i posti limitati per ogni laboratorio.
Troverete anche Valeria Belli di FiliForme, che abbiamo raccontato in questo articolo.
Allora buona estate abruzzese, tra festival, natura, libri, arte, musica e tanto altro.
[Se volete segnalare altri festival potete farlo scrivendoci una mail, trovate la “bustina in alto a destra, o aprendo il menu se siete da telefonino]
Francesca
Toulouse, Luglio 2020
Foto come da didascalia, copertina ©Chiara Vinciguerra
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