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Chiesa di Santa Maria Assunta ©wikipedia

VILLA BADESSA E LA PASQUA BIZANTINA

Una sorpresa anche per me, nata e cresciuta in Abruzzo, scoprire dell’esistenza di una comunità cattolica di rito bizantino così antica a pochi chilometri da casa. In particolare, voglio raccontarvi di Villa Badessa e la Pasqua bizantina, un insieme di riti originali che vanno dal Venerdì Santo alla Domenica di Pasqua.

Perché la Pasqua bizantina in Abruzzo?

Villa Badessa, frazione del comune di Rosciano in provincia di Pescara, ospita dal XVIII secolo una comunità italo-albanese che nei secoli ha mantenuto le sue tradizioni culturali, linguistiche e religiose. Qui i discendenti di diciotto famiglie albanesi arrivate in Abruzzo perché vittime della persecuzione religiosa ad opera dei turchi, si sono insediate e sono diventate parte della comunità locale continuando fino ad oggi a celebrare la liturgia di rito greco-bizantino.

I riti della tradizione

Una tradizione che negli anni è sempre stata portata avanti con orgoglio, e che non può non incuriosire chi sceglie di visitare questa regione soprattutto a Pasqua.
In questo periodo dell’anno Villa Badessa ospita una serie di riti originali e affascinanti. Come gli “enkomia”, il pianto delle donne durante la veglia serale sull’icona della deposizione di Cristo del Venerdì Santo all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta.

Rito che precede la processione del Venerdì Santo che si snoda nelle strade della piccola frazione nell’assoluto silenzio dei partecipanti e le luci fioche delle fiaccole unica fonte d’illuminazione nelle ultime ore della notte.

La Domenica di Pasqua

La tradizione un tempo voleva che dopo una notte di preghiera dei fedeli nella piccola chiesa di Santa Maria Assunta, il papas (l’equivalente del prete) con i paramenti solenni e l’icona della Resurrezione desse inizio alla processione prima della celebrazione della Pasqua. Il percorso partiva dall’iconastasi interna (divisorio che sorregge icone e separa la zona dell’altare dal corpo principale dell’edificio) fino al narcete (tipico atrio posto davanti alla costruzione sacra).

Oggi, la liturgia della S. Pasqua bizantina inizia direttamente alle 7 del mattino dove i fedeli si ritrovano fuori dalla Chiesa insieme al Papas che bussa alla porta per tre volte per vedere se c’è il diavolo, qualcuno risponde dall’interno dicendo “Chi sei tu?”e  poi tutti entrano nella chiesa.
A seguire c’è la celebrazione della Resurrezione di Cristo accompagnato da canti in lingua greca, circondati dalle oltre 70 icone sacre realizzate tra il XVI e il XIX secolo.

Una curiosità

Uova Paul Cooper Flickr
Uova decorate ©Paul Cooper

Alla fine della liturgia della Pasqua bizantina, tutti i fedeli si scambiano gli auguri, le tipiche uova rosse, il pane benedetto e grano bollito aromatizzato con spezie.

 

 

Chiara
Roma, Aprile 2019
Foto copertina ©Wikipedia
Foto uova ©Paul Cooper

Questo articolo fa parte del nostro dossier sulla Pasqua in Abruzzo, con interessanti articoli ed itinerari per trascorrere una Pasqua ricca di emozioni in Abruzzo. 
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