You are currently viewing ALLA CORTE DEI D’AVALOS: LA RIEVOCAZIONE DELLA CERIMONIA DEL TOSON D’ORO A VASTO
Figuranti del Toson d'oro in visita alla Reggia di Caserta @Andrea Buontempo

ALLA CORTE DEI D’AVALOS: LA RIEVOCAZIONE DELLA CERIMONIA DEL TOSON D’ORO A VASTO

L’Abruzzo è una regione ricca di storia e di tradizioni che non mancano di animare la stagione estiva. Se nel mese di agosto siete a Vasto, dopo aver approfittato di una giornata in spiaggia, non potete mancare la rievocazione storica della cerimonia del Toson d’Oro.

Antenisca Sapio ci racconta l’evento durante il quale numerosi partecipanti in abiti d’epoca attraversano le strade del centro storico della cittadina. In men che non si dica, i figuranti saranno in grado di portarvi indietro nel tempo, fino al 1723.

Dove? Centro storico di Vasto (CH)

Quando? Edizione 2019: sabato 11 agosto

La cerimonia del Toson d’Oro ieri

A Vasto, la rievocazione del Toson d’Oro è il momento in cui gli abitanti ricordano un’epoca di fasti e celebrano la famiglia che contribuì a renderla speciale agli occhi di tutti.

Il Toson d'oro con Antenisca Sapio @Andrea Buontempo
Il Toson d’oro, con Antenisca Sapio @Andrea Buontempo

Il 23 ottobre 1723 il marchese Cesare Michelangelo d’Avalos ricevette il principe romano Fabrizio I Colonna. L’emozione era tanta, Vasto stava per diventare il palcoscenico per un cerimoniale che in tanti avrebbero voluto ospitare. Il Toson d’Oro era, infatti, un ordine cavalleresco che riuniva i “preferiti” dell’allora imperatore Carlo VI d’Asburgo.

Le origini di questo ordine di privilegiati risale all’epoca del re Filippo III detto “il buono” che lo istituì nel 1430.
Il Marchese d’Avalos ottenne la licenza, da parte dell’Imperatore, per poter consegnare l’ambita collana con il vello d’oro al principe Colonna. Per l’occasione furono indetti festeggiamenti per la durata di dieci giorni. Il Colonna, giunto nella cittadina abruzzese con ben 186 cavalli, riccamente bardati, ed insieme ad un grande corteo di familiari e accompagnatori, ricevette l’insegna il 24 ottobre 1723.
La cerimonia si svolse all’interno del Palazzo d’Avalos, ancora oggi al centro degli eventi della città.

All’uscita dei due protagonisti sulla balconata, la folla radunata nella piazza antistante esplose in grandiosi festeggiamenti: spari, fuochi d’artificio, ogni sorta di leccornia piovette direttamente sui partecipanti alla celebrazione, vino bianco e rosso sgorgò dalla fontana al centro della piazza. 

Si tratta del momento di maggior splendore per la città, che oggi rinnova la tradizione ed offre la possibilità ai turisti, ma non solo, di rivivere una cerimonia di alto interesse storico e culturale.

Figuranti del Toson d'oro alla Reggia di Caserta @Andrea Buontempo
Toson d’oro alla Reggia di Caserta @Andrea Buontempo

La cerimonia del Toson d’Oro oggi

Nel 2019, la rievocazione della cerimonia del Toson d’Oro giunge all’edizione numero 33.
Dal 1986, vastesi e non, sfidano il caldo estivo e partecipano alla celebrazione che ha luogo nel centro storico della città.  

Le comparse, in abiti settecenteschi ricchi e colorati, sfilano in due cortei: un gruppo rappresenta la famiglia d’Avalos e le altre famiglie importanti all’epoca, l’altro, al quale prendono parte i più giovani, interpreta la famiglia Colonna e il suo seguito.

I due cortei partono da luoghi diversi ma pur sempre vicini al fulcro della festa, Palazzo d’Avalos. Una volta riuniti, i figuranti, accompagnati da cavalli, carrozze, mangiafuoco e sbandieratori, si muovono per le strade addobbate del centro sotto gli occhi dei sempre numerosissimi spettatori.

Terminato il corteo storico, ecco che possiamo assistere alla consegna della collana del Toson d’oro al principe Colonna. Il rituale avviene sulla balconata centrale del Palazzo d’Avalos e viene accolto dalla gioia dei figuranti e del pubblico che ammira affascinato.

Danze e canti della tradizione accompagnano i festeggiamenti fino a tarda notte, catapultando i presenti in un epoca che, in quel momento, non è poi così lontana.

Antenisca ha scritto anche una guida per una Gita a Vasto, e per mangiare in città


Antenisca Sapio
Torino, Marzo 2019
Editing: Francesca e Venusia
Photo  ©autori vari come da didascalia

Antenisca

Antenisca Sapio

Vastese DOC, ho sempre il mare davanti agli occhi anche se ho lasciato l’Abruzzo nel 2013. Da due anni vivo tra la Francia e Torino, dove la mia frase ricorrente è “Torino è bellissima…purtroppo però manca il mare!”. Insegno italiano agli stranieri e amo il mio lavoro anche perché prevede la diffusione della cultura del mio Paese e quindi posso sbandierare la mia abruzzesità come voglio! Adoro la cucina e cerco di mettere in pratica tutti gli insegnamenti di nonna per far felici le persone.
Proverbio: Aépre l'uòcchje e spanne ca ni je callàre ca z’arcàgne (apri gli occhi e guarda bene, perché non è come la pentola di rame che si cambia)
Piatto: brodetto di pesce alla vastese (adoro inzupparci il pane!)
Luogo: Spiaggia di Punta Aderci, le sue pietre, la sua acqua.